Illustrato e sceneggiato da Roberto Recchioni, presentato in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo omonimo nato pensando al fenomeno delle discoteche abbandonate, “cimitero” di luoghi culto.

La discoteca, da sempre centro di aggregazione, divertimento ed eccessi ma anche di sperimentazione, innovazione, controcultura e libertà, diventa lo sfondo delle storie raccontate da Max nelle sue canzoni che per la prima volta, con la sua penna nostalgica, si volta indietro evocandone i ricordi.

Disponibile in due versioni, con cover regular e variant foil metallizzata.